Cari amici, Vi invitiamo ufficialmente alla nostra festa natalizia che coinciderà con il nostro ultimo incontro del 2019. Ci rivedremo poi a gennaio 2020 Vi aspettiamo martedì 17 dicembre dalle 16 alle 18 per stare insieme e ballare con la musica dei Latino Retrò!
A due mesi dall’avvio del progetto Semplice..Mente Insieme sono numerose le adesioni, al momento di solo donne, ma il progetto e’ aperto anche agli uomini, che vogliono unirsi alle varie iniziative. Gia’ sono state tante le iniziative svolte, presso il Centro Sentieri del Corpo e della Mente di Brolo della Dott.ssa Reitano e Dott.ssa Insana. […]
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre alle ore 9.00, binario 1 Stazione Centrale di Catania, partenza del treno contro la violenza sulle donne; ore 12.38 arrivo a Palermo per piantumare l’albero del ricordo. Ogni tre giorni in Italia muore una donna per mano di un uomo violento. Nel 2019, […]
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Pillole di dopamina, un possibile rimedio per la cura dell’Alzheimer
- 3 Giugno 2018
- Posted by: admin
- Category: News,

Alcuni scienziati italiani hanno scoperto il meccanismo che blocca la memoria: la mancanza di dopamina, un’importante passo verso la cura dell’Alzheimer.
L’area tegumentale ventrale è la regione cerebrale reputata responsabile del rilascio di un neurotrasmettitore, la dopamina. Se quest’area funziona male, ne risente l’ippocampo, un piccolo organo posizionato dietro il lobo temporale, associato alla formazione di nuovi ricordi.
Questa scoperta potrebbe radicalmente rivoluzionare non solo la diagnosi precoce, ma anche le terapie per la cura dell’Alzheimer, concentrando l’attenzione su farmaci che possano stimolare la produzione di dopamina e così bloccare lo sviluppo della patologia.
Una scoperta che aiuterà a trovare la cura dell’Alzheimer
Naturalmente si è ancora lontani dall’aver trovato la cura definitiva contro l’Alzheimer. Occorreranno nuovi studi e molti anni di ricerca, ma questa scoperta può aiutare nello screening della popolazione anziana, specie nei casi in cui i primi sintomi della malattia abbiano già iniziato a manifestarsi. Da questo momento potranno cambiare anche le modalità con cui si acquisiscono e interpretano le scansioni del cervello e i test per la memoria.
Anche il trattamento della malattia subisce un drastico cambiamento, con la possibilità di rallentare, se non bloccare in anticipo il decorso, anche prima che si manifestino i segnali più importanti. Un grande passo della scienza per la prevenzione e la cura dell’Alzheimer.